UNDICI ADORABILI GENTILUOMINI

Ho scritto questo articolo due anni fa e lo avevo pubblicato come nota su Facebook.
Pur sapendo benissimo che il mio socio Santu (detto ora anche GATTO MATTO) è contrario al riciclo di robe già scritte, ho voluto comunque rivedere e correggere SOLO I PIU' CATTIVI, fargli un upgrade (avvalendomi pure dei pareri di chi al tempo aveva commentato e che ora è fan del presente blog) e ripubblicarlo col nome di UNDICI ADORABILI GENTILUOMINI, anche perché:
- mi sto concentrando sulla scrittura di un articolo da presentare all'inaugurazione di EMILIA RUVIDA;
- tra poco finiscono le ferie e non avrò tempo di pubblicare per un bel po'.

Comunque: ready, steady, go!

4-3-3 perché per dei giocatori (S)pregiudicati serve uno schema spregiudicato. 
Numerazione classica perché fondamentalmente siamo degli inguaribili romantici e nessun nome sulla maglietta perché questi stornelli non hanno bisogno di esibire a nessuno le proprie generalità.



1 Rossi Sebastiano. Il gancio (neanche i cestisti slavi di una volta avevano dei fondamentali così) a Bucchi che gli valse centocinquanta giornate di squalifica ha fatto storia. Ho ancora negli occhi l’immagine nitida (di seguito riproposta grazie ai potenti mezzi di Youtube) del povero Christian che corre verso la porta per portare via il pallone, e SuperSeba che lo stende con uno dei gesti più deliberatamente infami che io abbia mai visto. 
Con commozione è stato ricordato dalla curva del Milan quando, non avendo perso il vizio, sparò un pugno in bocca niente meno che a un maresciallo dei carabinieri in borghese in pieno centro a Cesena, e venne incarcerato. SUPER SUPER SEBA!


Candidato al Premio Oscar ma solo secondo -come suggerito dal fan parigino di questo blog,  l'immenso Salvatore Soviero con il suo rosario di improperi intraducibili chiosati da un fantastico: "FIGGH NA GRANDE LATRINA! T'SCHIACC!!!"
 
Su consiglio del Play di Pavullo, al terzo posto: "Kahn, ma solo per la rudezza dell'aspetto fisico. A uno così non gli daresti del bonaccione nemmeno se lo vestissi da prima comunione." Dell'ex portiere del Bayern Monaco vorrei, en passant, ricordare una frase di Beckenbauer pronunciata dopo una vittoria sofferta della Germania durante non-ricordo-quale-mondiale:"Tranne Kahn, se uno li mette tutti in un sacco e comincia a colpire il sacco, sicuro qualcuno va a meritarsi il colpo."


2 Bruno Pasquale. Terzino destro. Ad un’intervista disse:”Quando nel tunnel degli spogliatoi mi guardo intorno e vedo Cravero, Policano e Annoni, io non ho paura di nessuno”. Torello dalla corsettina bassa e cadenzata, tatticamente disciplinato, tecnicamente imbarazzante. Ma non lo ricordiamo per questo. Ne tramandiamo la memoria per i suoi screzi con Van Basten (che una volta si vendicò ballando sul suo corpo steso a terra), consegnati direttamente alla leggenda, lo ricordiamo per i suoi interventi criminali ben al di là del regolamento, lo ricordiamo per averci insegnato che il calcio è un gioco per tutti: non è importante sapere giocare il pallone, è importante centrare almeno una delle due gambe dell’attaccante avversario. Un animale.



3 Tassotti Mauro. Terzino sinistro. Lo metto fuori ruolo, d’accordo, ma non posso non schierarlo nell’undici. Terzino perfetto, fluidificante ante litteram, ottimo e diligente in copertura, capace come pochi di spingere. Un giocatore corretto, mai un gesto fuori posto. 
Mai. 
Mai, fino a Italia – Spagna a USA 94. Otto giornate di squalifica comminate nella sua partita d’addio. E proprio per questo lo valorizziamo. Quando, se non nella tua ultima partita, decidi di passare alla memoria? Geniale. Ha vinto tutto quello che c’era da vincere con il grande Milan, ma noi una cosa non dimenticheremo mai di lui: l’HIJO DE PUTA che Luiggienrico prese a urlagli in mondovisione dopo che Mauro gli aveva rotto il naso.


4 Keane Roy. Centrocampista di rottura. Di rottura DI GAMBE. Ha litigato con tutti, in Inghilterra e in Europa. Ha capito prima di chiunque altro che Vieira era un porco e ha pensato bene di riferirglielo in diretta TV in ogni tunnel che portava dagli spogliatoi al pitch. Notevole un messaggio chiaro e conciso, indirizzato a Patrick dopo uno screzio in uno dei tanti Man U - Arsenal: SEE OUT THERE anticipato da un principesco:"Senegal this, Senegal that, why didn't you fucking play for them then!?" Anni prima non aveva avuto paura a spiegare ai capitani ariani del Bayern (nella fattispecie, quel bianco cadavere di Effenberg) le proprie ragioni alzando mani e tirando spallate a muso duro. Ma l’apice è stato rendere un favore a Haaland e pareggiare un vecchio debito, stroncandogli la gamba e chiudendogli a doppia mandata la carriera. L’irlandese più rancoroso di sempre che, in nel calcio di adesso fatto di DIVAS e DIVERS ci manca veramente tanto.


 5 Materazzi Marco. Stopper. Ci ha fatto vincere una finale mondiale mandando fuori l’uomo migliore dei francesi, Zidane, e imbastendo una sceneggiata da napoletano che non si vede nemmeno in Baracchina a Maranello quando Peggy dà via i chupiti a un euro. 
"Tutto il mondo ti ha visto! Tutto il mondo!". In ogni derby della Madonnina ha cercato in tutti i modi -privilegiando però quelli irregolari- di uccidere Shevchenko, provando addirittura (ma purtroppo di questo non ho trovato immagini) ad entrargli direttamente nell’inguine. S’è vestito a festa per celebrare uno scudetto rubato: insuperabile. 
Ha preso a pugni il proprio compagno di squadra, Balotelli (schiaffi e scarpe in faccia), indirizzandolo ufficialmente dall’altra parte dei Navigli. Il peggio di sé lo ha però dato nei derby. Se non si faceva compatire non era contento. Mai un commento o un gesto dentro le righe: un’intera carriera basata sulla scorrettezza: per lui solo errori da matita rossa. 
Quel che fa ridere è che sia stato, TUTTO VERO, una grandissimo uomo squadra.


Al tempo della pubblicazione alfa su Facebook, il futuro sindaco di Fiorano mise in discussione il ruolo di stopper assegnato a Materazzi, proponendo in alternativa "il recordman di squalifiche nel campionato italiano. l'uomo indicato da Toni come colui che gli abbia fatto più impressione in carriera e fuori dal campo, colui il quale picchiava anche i giornalisti. il più cattivo di tutti. in una parola: Paolo Montero"


Per chi non lo sapesse o fosse troppo giovane: Di Biagio non sta smascellando, Montero ha i pugni nelle mani.

Play di Pavullo invece aveva suggerito: "Goikoetxea o comecazzosiscrive solo per il fatto che, narra la leggenda, conserva in bella mostra nel salotto di casa, chiusa in una teca di vetro, la scarpa usata per distruggere i legamenti di Maradona."

 

Insomma, ruolo affollato quello di stopper.

6 Terry John Centrale di difesa. Io sto con lui. Degradato della fascia di capitano dei Tre Leoni a vantaggio di Rio Ferdindand, non Bobby Moore: ho detto RIO FERDINAND, che non è nemmeno stato convocato agli ultimi europei. Oltre il danno, due o tre beffe. 
Adesso uno non può più nemmeno scoparsi le mogli dei propri compagni di squadra: allora cosa si gioca a pallone a fare?


7 Cantona Eric. Ala destra. Le Roi non ha bisogno di presentazioni. Per lui parla la mossa da karateka esibita al malcapitato tifoso di turno. Il vero esempio di questa squadra, l’avanguardia della cattiveria, il cambiamento di tutte le prospettive. Basta litigare e picchiarsi con avversari e compagni, basta farsi offendere da chi ha pagato il biglietto. Si va direttamente alla radice, si mena il tifoso, lo si prende a calci. Joga bonito.


"Quando i gabbiani seguono il peschereccio è perché pensano che delle sardine stanno per essere gettate in mare."


8 Gascoigne Paul. Regista da posizionare sulla corsia di sinistra, che è facile che si stanchi alla svelta. quindi meglio lì che da altre parti. Gazza ce le ha tutte. Per un ruolo delicato come quello del centrocampista di fantasia mi serve un folle, un uomo che i compagni seguano a occhi chiusi anche se, e soprattutto se, nella sua bussola non c’è il nord. Con uno così al banco del bar anche George Best avrebbe chiesto tregua ."Ogni tanto mi manca la pinta di birra e non sarebbe normale se non fosse così. Non so se berrò ancora, ma so che non ho bevuto ieri e che non ho bevuto oggi e, toccando ferro, che non berrò neanche domani."


Finito in Cina a giocare con una squadra improponibile, ha dichiarato:"In questi giorni ho mangiato di tutto. Teste d'anatra, teste di pollo, zampe di gallina, pipistrelli e altre amenità. Secondo me, se continuo con questa dieta, finirò per volare."

Parere personale, se c'è qualcuno che può raccoglierne l'eredità, quello è Joey Barton



9. Balotelli Mario. Alla faccia dei finti centravanti di derivazione spagnola. Nonostante io faccia apertamente parte del movimento "Giù le mani da Balotelli", riconosco che sia stato (e spesso sia tuttora) un personaggio antipatico come il primo lunedì di lavoro dopo tre settimane di ferie. Eppure, era da tanto, troppo tempo, che in Italia non nasceva un ragazzo con una classe così cristallina, con un talento tale da darne via in sconto, e con un tiro che l'Astronautica Americana ha radunato un pool di scienziati esperti per capire quale principio fisico possa generare la sua forza esplosiva.
Guardare per credere, dal 38''.


Consiglio caldamente l'intervista fattagli da Noel Gallagher, a questo link, e concludo riportando le brillanti liriche del coro dei citizens, perfetta descrizione del Balotelli inglese.
Balotelli, he's a striker, he's good at darts, an allergy to grass but when he plays he's fuckin class, he drives around moss side with a wallet full of cash!!


10 Diegoarmandomaradona (Capitano): Il Diez. Molto semplicemente, quello che non ha fatto se lo è dimenticato. Autoreferenziale come ogni capolavoro. Su di lui si potrebbero aprire librerie ed inaugurare biblioteche, ma credo che Argentina-Inghilterra 2-1 sia una buona didascalia di Maradona e che, il commento del telecronista del video che segue sia perfetto.

VOGLIO PIANGERE
DIO SANTO, VIVA IL CALCIO.


11 Mutu Adrian. Seconda punta. Coinvolto in tutto, recidivo a tutto. Lui, per non sbagliarsi, si è seduto dalla parte del torto appena nato, e non perché gli altri posti erano occupati, e ha continuato così per tutta la carriera di calciatore e di pornoattore. Nel giro del doping, della pornografia, forse anche delle scommesse (non me lo ricordo, ma non mi sento di escluderlo). Con uno come lui, specie dopo le ultime vicende, non ha nemmeno senso chiedersi se sua madre gli abbia mai insegnato le buone maniere. 


"Romania, terra di zingari ed eroi" (Santu).

Il buon Berta di Maranello proponeva un'alternativa al rumeno, investendo della casacca NUMERO 11 Marco Borriello. "Uno che viene trovato dopato e dice che è una pomata vaginale della sua fidanzara?? Un genio. Che bello pippare con Borriello!". In effetti...


All. Carletto Mazzone. Quando nel derby del profondo Nord disse quel che disse e fece quel fece rischiando di andarsene infartuato all’altro mondo, mise in chiaro a tutti che a lui di stare dalla parte dei bottoni non era mai interessato proprio niente.

 

Questa squadra merita un presidente.
Come suggerito da Jean si potrebbe pensare ad uno Zamparini o, come invece auspicato da Fon, un Cragnotti, un Tanzi, o un PREZIOSI.

Prima o poi, anche per non scontentare l'aficionado Checco, e per non mettere a repentaglio la nostra secolare amicizia, ci si occuperà su questa pagina anche dei tossici.

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